Eccomi qui ad inaugurare una nuova rubrica che mi aiuta a mostrare i libri letti nel mese precedente senza addentrarmi nel dettaglio come dovrei fare nel caso delle singole recensioni individuali. Metterò comunque la mia valutazione e un piccolo commentino giusto per poter consigliarvi o meno delle letture che ritengo stimolanti. ^-^ Il mese scorso ho letto 4 libri e devo dire che sono molto soddisfatta, sia perche ho letto dei bellissimi libri sia perchè sono tornata ai miei vecchi ritmi dedicando alla lettura più che quanche minuto qua e là tra un esame e l'altro. Eh sì, mi sto laureando in questi giorni e mi sto premiando con tanto sano relax e delle buone letture! Ma vediamole nel dettaglio:
1. L'ora più bella - Stefano Benni
Questo brevissimo libricino che ho letto in eBook sul mio Kobo mi ha
colpita moltissimo. Sono finalmente riuscita ad assaporare Benni, autore
apprezzatissimo online e non. Il suo stile narrativo è squisito e assai
coinvolgente. Io lettrice mi sono sentita parte del mondo di Benni per
un attimo, come se mi stesse confidando i suoi pensieri davanti ad uno
aperitivo in un annoiato pomeriggio di febbraio. Mi ha fatto riflettere moltissimo e apprezzare ciò che ho rispondendo al suo invito di ricercare la mia
ora più bella, che ho condiviso con i miei genitori incuriositi
dall'enfasi con cui parlavo loro di Benni. Feltrinelli ha distribuito
questo libro nella collana "Zoom" a pochi centesimi di euro online.
Merita.
2. L'ultima riga delle favole - Massimo Gramellini
Ero
tentata di leggere qualcosa di Gramellini, giornalista de La Stampa e
collaboratore a Che tempo che fa di Fazio. Ho forse scelto un libro che
si è rivelato una sorpresa. L'ho acquistato pensando a un romanzo
diverso da quello che mi sono ritrovata a leggere ma mi è piaciuto lo
stesso. E' un romanzo esoterico sull'Amore e ci presenta il percorso che
il protagonista Tomas fa per riscoprire la sua capacità di amare. Tutti
noi ci sentiamo coinvolti in una lettura del genere, costellata com'è
di frasi d'effetto (forse troppe), simili a dei pensieri "rubati" ad
altri pensatori/poeti. Piacevole e degna di essere letta, seppure
distante dai miei gusti.
3. Il profumo delle foglie di limone - Clara Sànchez
Ho
letto la versione eBook che ho scaricato quasi subito dopo l'acquisto
del mio Kobo, curiosa com'ero di leggerlo. Tocca un argomento che mi
interessa da sempre - i romanzi sui nazisti e le atrocità che hanno compiuto - anche se ovviamente lo inserisce in un contesto fantastico. E'
stato un caso mondiale, ha venduto tantissimo e mi sono arrivate buone
recensioni. In realtà mi ha deluso per vari motivi. Innanzitutto il
titolo è stato tradotto in maniera poco appropriata. L'originale
spagnolo è Lo que esconde tu nombre e rivela la scelta dell'autrice di
presentare al lettore l'ambivalenza di queste figure mentre in italiano
diventa magicamente Il profumo delle foglie di limone. Si perde la
curiosità che stimola il titolo originale e diventa un romanzetto molto
più povero, alla stregua di molti altri. A parte questa scelta non mi è
piaciuto il modo con cui l'autrice descrive gli ormai anziani gerarchi
nazisti quasi "sminuendo" la gravità dei loro fatti e talvolta
descivendo le loro abitudini/manie come piccoli rituali che accomunano
tutti i vecchi. L'argomento scotta e seppure in un romanzo di
finzione merita una trattazione adeguata. Nel complesso mi è piaciuto ma
non lo rileggerei. Niente più che una piacevole lettura, nemmeno così
speciale.
4. Dance dance dance - Haruki Murakami
Chiudiamo
in bellezza con un dei libri più belli che io abbia mai letto. E' molto
difficile per me descriverlo in una decina di righe per questo post.
Sono partita scettica nella lettura immaginando Murakami molto noioso,
d'elite. La narrativa orientale non mi ha lasciato una buona impressione
in passato e non mi sapevo decidere a leggere qualcosa del
premiatissimo nonche osannato Murakami. Anche Milly mi ha spinto a
tuffarmi tra le pagine di questi testi ma non volevo iniziare con 1Q84.
Così, anche su consiglio dei lettori di Anobii, ho iniziato con Dance
Dance Dance che mi ha fatto passare delle ore in deliziosa compagnia del
suo protagonista senza nome. Sì, l'io-narrante non ci rivela il suo
nome, e io me ne sono accorta solo a metà libro ma per il lettore è un
dettaglio trascurabile. Murakami riesce a farci percepire le
emozioni che vive, farci percorrere con lui il cammino verso la
conquista di un posto al mondo anche per i timorosi di amare. Il motto dance dance dance riecheggia in tutto il testo è sembra voler rimanere
anche nella mia mente, come mantra per la vita. Tutti siamo alla ricerca
della nostra "Kiki". Da inserire in wishlist.
Alla prossima e buona lettura!
Very
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